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Monte Sodadura

Rifugio Nicola, Piani di Artavaggio e Monte Sodadura in inverno ed estate

Il rifugio Nicola è situtato alla base del Monte Sodadura, nell’area dei Piani di Artavaggio, una località che si sviluppa fra i 1600 e i 1900 metri di altitudine.

I Piani di Artavaggio sono visitabili in tutte le stagioni, ma rendono uno spettacolo meraviglioso particolarmente in inverno.

I piani presentano strutture sciistiche di piccole dimensioni, adatte per bambini o principianti. La meta principale è tuttavia il Monte Sodadura, con il caratteristico Rifugio Nicola che si trova alla sua base.

Come verificare se il rifugio è aperto

Il Nicola è generalmente aperto lungo tutto l’anno ed è raggiungibile sia in estate che in inverno. Il gestore pubblica costanti aggiornamenti su eventuali chiusure eccezionali e eventuali eventi sulla pagina facebook del rifugio. Una verifica su questa pagina è sempre consigliata prima di programmare una salita, anche per sincerarsi circa le condizioni e la quantità di neve durante i mesi invernali.

Quali servizi offre? Si può dormire?

Il rifugio è dotato di cucina e serve ottimi piatti caldi. Inoltre, è possibile dormire presso il rifugio, ma è sempre consigliabile contattare il rifugio per assicurarsi che vi sia disponibilità, specialmente nel weekend.

Come contattare il rifugio Nicola?

Il rifugio può essere contattato tramite il numero di telefono presente sul sito del rifugio o tramite la pagina facebook.

Come arrivare al rifugio Nicola ed al Monte Sodadura?

Seguono alcune indicazioni su tutte le opzioni per raggiungere il rifugio e per salire al Monte Sodadura.

Il sentiero più frequentato è quello che parte da Moggio. Qui si può scegliere sia di utilizzare la funivia che di salire a piedi. La principale alternativa è quella con partenza da Pizzino.

Raccomandazioni generali

Mentre arrivare al rifugio Nicola è estremamente semplice ed alla portata di tutti, proseguire il percorso fino alla cima del Monte Sodadura non va assolutamente sottovalutato, specialmente in inverno.

La via di salita è quella che vedete nella foto qui sopra e prevede di camminare su una cresta esposta su entrambi i lati ed affrontare un gruppo di roccette spesso ghiacciato.

L’utilizzo dei ramponi, e non dei ramponcini, è una misura saggia. In generale, se siete alle prime armi, salire sul Monte Sodadura va valutato con estrema cautela.

In inverno

Partendo dall’arrivo della funivia di Moggio

Questa è di gran lunga l’opzione più facile. Si lascia la macchina in uno dei parcheggi di Moggio ai piedi della funivia e si inizia il sentiero all’arrivo della funivia stessa su Piani di Artavaggio. Qui trovate la base della funivia su Google Maps.

A seconda delle vostre capacità, potete fermarvi al rifugio Nicola, seguendo lo stesso percorso indicato qui sopra e fermandovi prima.

Partendo dalla base della funivia di Moggio

Il percorso è identico al precedente, ma prevede di percorrere a piedi il sentiero che va dalla base fino all’arrivo della funivia. Questa opzione permette anche di saltare la fila della funivia, che nei weekend invernali può facilmente arrivare ad un’ora.

Il percorso non presenta difficoltà particolari, ma è ovviamente ben più impegnativo fisicamente. Una variante può anche essere quella di partire da Moggio a piedi, ma di fermarsi al rifugio Nicola anziché arrivare al Monte Sodadura.

Nel tracciato qui sotto viene proposta una variante che prevede la salita sul versante sud del Monte Sodadura, passando per il Rifugio Nicola sulla via del ritorno.

Partendo da Pizzino

Questa escursione è più lunga ed impegnativa, ma costituisce un’ottima variante ai percorsi classici elencati in precedenza.

Si parcheggia in località Capo Foppa di Pizzino e da qui si percorre un bellissimo anello che passa per il Monte Sodadura.

Nella proposta qui sotto, il sentiero arriva fino alla Cima di Piazzo, ma è possibile anche fermarsi prima al Rifugio Nicola.

Partendo da Pizzino, un’alternativa

Sempre partendo da Pizzino, ma questa volta lasciando la macchina molto vicino al paese, si può percorrere il sentiero alternativo nella traccia che segue.

In estate

Tutti i sentieri elencati sono percorribili anche in estate, ovviamente con minori difficoltà tecniche rispetto all’inverno.


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